Questo filare di gelsi è stato realizzato dalla ditta Cantine Povero in collaborazione con le scuole di Cisterna d’Asti e l’Associazione Museo Arti e Mestieri di un tempo. Le piante sono nate dai semi raccolti e fatti germogliare dai bambini della scuola dell’infanzia. Rientra nel progetto “Adotta un gelso”, avviato nell’anno scolastico 2011-2012 dall’Ecomuseo delle Rocche del Roero e dalla Rete Museale Roero Monferrato. Finalizzato al censimento dei luoghi in cui erano presenti i gelsi e al ripopolamento degli stessi, per ricreare almeno in parte l’antico paesaggio agrario, nel corso di questi anni il progetto ha coinvolto numerose scuole del Roero. La geografia del territorio, nel passato, era parcellizzata in appezzamenti con colture differenziate. La scelta, da parte dei contadini (in piemontese i particular) di diversificare le produzioni agricole era dettata dall’esigenza di preservare da eventi atmosferici avversi almeno una parte del raccolto. Ecco perché le famiglie contadine possedevano appezzamenti distribuiti su tutto il territorio comunale, anche in zone lontane dall’abitazione. L’accostamento di colture diverse faceva sì che il particular fosse custode, inconsapevole, di un sapere ecologico antico. La presenza ecotoni – le zone di transizione tra due o più realtà biologiche diverse - garantisce, infatti, una varietà di organismi viventi maggiore rispetto alle aree monocolturali. Questo paesaggio agrario era caratterizzato dalla presenza diffusa del gelso, pianta fondamentale nell’economia contadina, usata come termi (confine) tra i terreni, essenziale per l’allevamento del baco da seta, produzione che consentiva alle famiglie di avere degli introiti prima dei raccolti estivi. La nostra ditta ha deciso di aderire al progetto perché finalizzato al recupero della memoria dei luoghi come strumento di riprogettazione del presente e di un futuro più “a misura di bambino”, quindi più adatto anche al mondo degli adulti.

ADOTTA UN GELSO

Questo filare di gelsi è stato realizzato dalla ditta Cantine Povero in collaborazione con le scuole di Cisterna d’Asti e l’Associazione Museo Arti e Mestieri di un tempo. Le piante sono nate dai semi raccolti e fatti germogliare dai bambini della scuola dell’infanzia. Rientra nel progetto “Adotta un gelso”, avviato nell’anno scolastico 2011-2012 dall’Ecomuseo delle Rocche del Roero e dalla Rete Museale Roero Monferrato. Finalizzato al censimento dei luoghi in cui erano presenti i gelsi e al ripopolamento degli stessi, per ricreare almeno in parte l’antico paesaggio agrario, nel corso di questi anni il progetto ha coinvolto numerose scuole del Roero.
La geografia del territorio, nel passato, era parcellizzata in appezzamenti con colture differenziate. La scelta, da parte dei contadini (in piemontese i particular) di diversificare le produzioni agricole era dettata dall’esigenza di preservare da eventi atmosferici avversi almeno una parte del raccolto. Ecco perché le famiglie contadine possedevano appezzamenti distribuiti su tutto il territorio comunale, anche in zone lontane dall’abitazione.
L’accostamento di colture diverse faceva sì che il particular fosse custode, inconsapevole, di un sapere ecologico antico. La presenza ecotoni – le zone di transizione tra due o più realtà biologiche diverse – garantisce, infatti, una varietà di organismi viventi maggiore rispetto alle aree monocolturali.
Questo paesaggio agrario era caratterizzato dalla presenza diffusa del gelso, pianta fondamentale nell’economia contadina, usata come termi (confine) tra i terreni, essenziale per l’allevamento del baco da seta, produzione che consentiva alle famiglie di avere degli introiti prima dei raccolti estivi.
La nostra ditta ha deciso di aderire al progetto perché finalizzato al recupero della memoria dei luoghi come strumento di riprogettazione del presente e di un futuro più “a misura di bambino”, quindi più adatto anche al mondo degli adulti.