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Le migliori grappe piemontesi classiche
Alla scoperta delle migliori grappe piemontesi e come assaporarle
La grappa piemontese racconta la storia di una tradizione distillatoria secolare in cui l’artigianalità fa da padrona. La qualità delle vinacce che raggiungono gli alambicchi viene preservata da un impianto di caldaie a vapore fluente, spesso preferito rispetto ai sistemi di distillazione a ciclo continuo in uso nella stragrande maggioranza delle produzioni contemporanee.
Grappa di Arneis
La Grappa Piemontese di Arneis – questa la sua denominazione ufficiale – deve le sue note delicate e persistenti alla distillazione in alambicchi di rame e all’affinamento in vasche d’acciaio inossidabile. Con una gradazione che oscilla sui 40% in volume e una consistenza limpida e cristallina, la Grappa di Arneis crea un connubio d’eccellenza con cioccolati al latte – dolci e pastosi – e frutta secca.
Grappa di Bonarda
La Grappa di Bonarda è frutto di un lungo processo distillatorio monovitigno. L’accurata fase di lavorazione a bagnomaria dà vita a un distillato con riflessi eterei e brillanti, a tratti diamantati. In bocca, la Grappa di Bonarda inebria i sensi con un sapore fruttato e persistente. Inoltre, dal momento che il distillato viene servito alla temperatura consigliata di 13-18° in calice a tulipano, avvolge il palato con una sensazione di freschezza bilanciata e armoniosa nel tempo. Tra gli abbinamenti piemontesi per eccellenza, la Grappa di Bonarda si sposa con il cioccolato fondente.Grappa di Moscato
La Grappa di Moscato è ottenuta per distillazione dalle vinacce del celebre Moscato d’Asti, tra i migliori vini bianchi piemontesi esportati all’estero. Le vinacce che si prestano alla produzione della grappa in questione sono raccolte nella prestigiosa Langa Astigiana, tra le storiche zone dell’Albese e dell’Astigiano, e poi affinate per lunghi periodi in vasche di acciaio inossidabile. Con una gradazione di 40% in volume e un invecchiamento in botti di legno di rovere che conferisce toni aromatici e intensi, la Grappa di Moscato incanta i palati più sopraffini con il suo sapore morbido e avvolgente, ricco di note fruttate.
Il retrogusto è dolce e persistente, ideale per valorizzare abbinamenti a base di frutta secca, torroni, mandorle e cioccolato. Si consiglia di degustare la Grappa di Moscato con formaggio a lunga stagionatura. Infine, il distillato dall’inconfondibile colore giallo paglierino viene servito alla temperatura approssimativa di 18° nel tradizionale calice a tulipano, oppure nel bicchiere senza stelo (modello cognac).
Grappa di Nebbiolo
La Grappa Piemontese di Nebbiolo è ottenuta dalla distillazione in alambicchi delle vinacce di Nebbiolo, le cui uve sono spesso vendemmiate nelle ultime settimane di ottobre nelle prestigiose Langhe. L’affinamento della grappa in questione, con tenore alcolico di circa 40% in volume, avviene in vasche d’acciaio inossidabile e in piccoli fusti di rovere che ne preservano il profumo e il sapore. Il suo suggestivo colore ambrato richiama alla memoria la sfumatura aranciata degli acini impiegati per la produzione di prestigiosi vini a base Nebbiolo, come Roero, Barolo e del Barbaresco.
In aggiunta, il suo sapore ad alta intensità – con un retrogusto persistente che si abbina a cioccolato al latte e alla frutta secca – conferisce al distillato un carattere facilmente riconoscibile. Il profumo è inoltre fruttato, con leggere note floreali. La Grappa di Nebbiolo viene servita tra una temperatura consigliata compresa tra i 9 e i 12° in calice a tulipano.