In questo articolo, noi di Cantine Povero, vogliamo raccontare la storia di uno dei vini piemontesi più famosi e apprezzati: il Barbera. Vogliamo descriverne le caratteristiche e peculiarità e approfondirne il metodo di produzione. Speriamo che dopo questa piacevole lettura possiate apprezzarne ancora di più le qualità e assaporare alcune delle proposte di vino Barbera presenti nel nostro shop online.
Buona Lettura!
Le prime testimonianze scritte a proposito del vitigno Barbera risalgono alla fine del XVIII secolo, ma ci sono testimonianze più antiche, risalenti al XV secolo, in cui viene descritto un vino con il nome di grisa o grisola, che probabilmente era proprio la barbera.
Si pensa che la Barbera sia originaria della zona del Monferrato e probabilmente è conosciuta già dal XIII secolo. Ci sono anche altre teorie che sostengono che la Barbera sia originaria della Lombardia, nella zona dell’Oltrepò Pavese.
Con l’immigrazione italiana, la barbera si è diffusa in vari paesi del mondo, tra cui, ad esempio California e Argentina.
La barbera d’Asti viene prodotto tra le province di Asti e Alessandria. Il vino è un vino di corpo, con una buona acidità e nelle versioni invecchiate una buona struttura e una grande complessità. Il colore è un bel rosso porpora, con sfumature granate, a seconda dell’invecchiamento. Il profumo è floreale e fruttato. In bocca è asciutto e armonico.
La Barbera d’Alba è prodotta nella Provincia di Cuneo. Questi vini sono caratterizzati per essere più morbidi e meno austeri rispetto alla Barbera d’Asti, ma sempre di buon corpo. Il colore è rubino intenso, al naso si sentono note fruttate e speziate. In bocca è corposo e intenso.
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Il vino, prodotto da uve barbera, è di solito caratterizzato da un intenso colore rosso rubino, con sfumature che vanno dal viola al rosso granato a seconda dell’invecchiamento. Il naso è caratterizzato da intense note di piccoli frutti rossi e neri come ciliegia, mora, mirtillo e lampone. Se il vino viene invecchiato in legno, può anche esprimere note tostate e speziate come quelle, ad esempio, di vaniglia.
Specialmente negli ultimi anni, il vino, prodotto da uve barbera, ha un buon contenuto alcolico. Il vino Barbera è un vino di solito caratterizzato da una buona acidità e da tannini non aggressivi. A seconda del processo di vinificazione può godere di una buona longevità e una buona struttura.
Il vino Barbera può essere vinificato in modi diversi, ma di solito si punta a ridurre l’alta acidità e l’astringenza, tipica di questo vitigno. Le versioni superiori prevedono un invecchiamento più lungo e il raggiungimento di un grado alcolico più alto.
Si possono avere più versioni:
Per quanto riguarda, l’affinamento in legno ci sono due scuole di pensiero:
Il vitigno barbera è a bacca nera, a maturazione medio-tardiva. La foglia ha una grandezza media, di forma pentagonale e di colore verde chiaro. L’acino è blu intenso, caratterizzato da un’alta acidità, di grandezza media e il sapore è neutro. Il grappolo è di forma piramidale, di grandezza media e compatto. Ha una buona resa per ettaro, per questo è fondamentale la potatura.
Di solito la Barbera viene vendemmiata tra fine settembre e inizio ottobre, anche se a volte viene lasciata sulla pianta più a lungo per raggiungere un maggiore contenuto zuccherino nel grappolo. La Barbera è un vino che si adatta bene alle diverse condizioni pedoclimatiche, infatti raggiunge la maturazione anche in vigneti, che non hanno un’esposizione ottimale, e anche a diversi suoli, ma predilige i terreni calcarei e quelli argillosi. Come per molti altri vitigni, anche per la Barbera, esistono diversi cloni.
Il Contrada Maestra Barbera d’Asti è una Barbera dalla personalità fresca e squillante con intense note fruttate di ciliegia e mirtillo. Affina solo in acciaio, sprigionando un’ottima succosità accompagnata da una buona spalla acida, tipica del vitigno.
Dopo avere raccolto con estrema delicatezza i grappoli, il vino viene vinificato senza l’aggiunta di solfiti. Come Contrada Maestra, Dianae Barbera d’Asti affina soltanto in acciaio per preservare la freschezza e i frutti rossi tipici del vitigno. Rispetto a Contrada Maestra, Dianae presenta più struttura e complessità.
Dal colore rosso rubino e profumi speziati, sprigiona note di ribes nero, cacao e vaniglia, donate dal lungo affinamento nella nostra cantina. Maridà Barbera d’Asti DOCG è un Barbera raffinato ed elegante, proprio come il personaggio leggendario da cui prende il nome.
Garavagna Barbera d’Alba DOC è una Barbera armonica, matura e strutturata, che permette al vitigno di esprimere tutto il suo potenziale di complessità ed evoluzione. Affinato per 18 mesi in botti di rovere di Slavonia da 2500 litri, presenta un bouquet ampio con note di confettura di frutti di bosco, ciliegia matura, rosa allo zenit, lampone in confettura, cassis, terriccio, corteccia, cannella, incenso, e un leggerissimo accenno alla vaniglia.
Pensè Piemonte DOC è una barbera da meditazione, che si sorseggia lentamente apprezzando gli invidiabili equilibrio ed armonia pur con una gradazione alcolica elevata. Frutto di lunghe attese in vigna e cantina, presenta un’acidità leggermente meno evidente rispetto alle versioni di Barbera, e note di frutti di bosco maturi, ciliegie sotto spirito, tè verde, spezie, e liquirizia. Il sapore è caldo, morbido, e vellutato.
Se bevuta giovane la barbera si può abbinare a tutto pasto, se bevuta dopo un periodo di invecchiamento, si abbina bene con la selvaggina, la carne e i formaggi stagionati. La Barbera d’Asti vivace viene servita fresca e si abbina bene con i primi e i salumi. Invece la Barbera d’Asti, la Barbera del Monferrato e la Barbera d’Alba si abbinano bene alle grigliate di carne, agli arrosti, alla selvaggina e ai formaggi piccanti. Se la Barbera è giovane si abbina molto bene agli antipasti tipici della cucina piemontese, ai salumi, ai primi come le lasagne oppure anche a piatti di carne come il bollito. Se la barbera è invecchiata si abbina bene con primi come il risotto al tartufo e a secondi piatti come brasati o stufati.
A seconda della tipologia di affinamento del vino, si consiglia l’apertura della bottiglia almeno un’ora prima della degustazione (se si sta degustando una Barbera giovane, che non ha subito affinamento, non è necessario aprire la bottiglia in anticipo). La temperatura di degustazione può variare da 16 a 20°C, a seconda della tipologia di vino (se è nella versione vivace si consiglia di servirla più fresca), e si consiglia di utilizzare dei calici medio-grandi.
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